La Valtellina è una zona montuosa con un microclima particolare. Il vitigno principale è il Nebbiolo, localmente chiamato Chiavennasca, scelto per la ricostruzione del vigneto valtellinese dopo la fillossera. Produce vini di rara finezza, longevi e complessi.
Denominazioni
La Valtellina ha due DOCG e una DOC, tutte a base Nebbiolo (minimo 90%):
●Sforzato di Valtellina DOCG: prodotto con uve Nebbiolo appassite.
●Valtellina Superiore DOCG: comprende cinque sottozone – Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno, Valgella – ognuna con caratteristiche diverse dovute al terroir.
Richiede un affinamento minimo di 24 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno La qualifica “Riserva” viene attribuita ai vini invecchiati per almeno tre anni.
●Rosso di Valtellina DOC: composto da uve Nebbiolo (minimo 90%) e da una minima percentuale di uve provenienti da tre vitigni autoctoni valtellinesi: Pignola, Rossola e Brugnola.
Oltre alle denominazioni DOCG e DOC, la Valtellina produce anche vini sotto la denominazione Alpi Retiche IGT, che possono essere rossi, rosati, bianchi, passiti, da vendemmia tardiva e spumanti ottenuti da altri vitigni ammessi.
Differenze
Le differenze tra i vini della Valtellina sono principalmente dovute a:
●Metodo di produzione: lo Sforzato è prodotto con uve appassite, mentre gli altri vini utilizzano uve fresche.
●Sottozona: le cinque sottozone del Valtellina Superiore hanno terreni e microclimi diversi, che conferiscono ai vini caratteristiche uniche.
●Affinamento: il Valtellina Superiore e la sua versione Riserva hanno periodi di affinamento più lunghi rispetto al Rosso di Valtellina.
Altri vitigni
Oltre al Nebbiolo, in Valtellina si coltivano anche altri vitigni autoctoni come Rossola, Pignola e Brugnola, e internazionali come Sauvignon, Chardonnay, Pinot Nero e Merlot.